Claudio Gasparotto

Danzatore, coreografo e formatore

La virtù della piuma

Scirocco, sostenuto, spazza il litorale.

Allestire il set è difficile, il mare sotto di noi si agita e anche i nostri vestiti e i capelli sembrano vivere di vita propria. Ma a pensarci bene, non poteva essere diversamente perché stiamo per prendere il volo.

Ma come siamo finiti qui?

La storia del ritratto di Claudio Gasparotto nasce dal tipo di processo fatto di tempo e pazienza che di solito risulta in un buon distillato. Animali feroci e tempeste mai giunte, sono passati dentro le spire del nostro alambicco, assieme a mesi, chilometri e lunghi silenzi.

Poi abbiamo capito che per mettere in scena uno dei sogni che accompagnano l’uomo dalla notte dei tempi, avevamo bisogno di aiuto, così abbiamo deciso di reagire alle avversità lasciandoci portare dalla corrente degli eventi. Senza lasciar spegnere il fuoco della volontà, ci siamo affidati alle maglie strette del setaccio del caso, forti, nelle ripartenze, della certezza che ciò che non si era concretizzato, in questo ritratto non doveva esserci.

In fine, l’idea del volo.

Dalle ali di cera del mito di Icaro, al super eroe di Alejandro Iñárritu, molteplici sono state le vie tracciate per rappresentare il desiderio di librarsi in aria, leggeri come uccelli.

Guidati dal pensiero di Italo Calvino che considerava la leggerezza un valore, anziché un difetto e consci di camminare sull’orlo del baratro della banalità, abbiamo sottratto peso, trovando il nostro sentiero nella imprevedibile virtù della leggerezza di una piuma che in questa fotografia si staglia candida, netta, contro il cielo scuro, al quale sarà tramite.

Come un altro illustre volatore, quel Perseo dai sandali alati, Claudio ha evitato di guardare negli occhi il mondo, ha cercato il suo ritratto nello specchio della sua coscienza e mescolando nel crogiolo alchemico della fantasia, terra, acqua, aria ed il suo fuoco, in questo luogo di confine scandito da un susseguirsi ritmico di orizzonti limpidi, senza pietre nelle tasche ha potuto volare.

Rimini,

24 giugno 2020

Claudio Gasparotto

Danzatore, coreografo e formatore

La virtù della piuma

Scirocco, sostenuto, spazza il litorale.

Allestire il set è difficile, il mare sotto di noi si agita e anche i nostri vestiti e i capelli sembrano vivere di vita propria. Ma a pensarci bene, non poteva essere diversamente perché stiamo per prendere il volo.

Ma come siamo finiti qui?

La storia del ritratto di Claudio Gasparotto nasce dal tipo di processo fatto di tempo e pazienza che di solito risulta in un buon distillato. Animali feroci e tempeste mai giunte, sono passati dentro le spire del nostro alambicco, assieme a mesi, chilometri e lunghi silenzi.

Poi abbiamo capito che per mettere in scena uno dei sogni che accompagnano l’uomo dalla notte dei tempi, avevamo bisogno di aiuto, così abbiamo deciso di reagire alle avversità lasciandoci portare dalla corrente degli eventi. Senza lasciar spegnere il fuoco della volontà, ci siamo affidati alle maglie strette del setaccio del caso, forti, nelle ripartenze, della certezza che ciò che non si era concretizzato, in questo ritratto non doveva esserci.

In fine, l’idea del volo.

Dalle ali di cera del mito di Icaro, al super eroe di Alejandro Iñárritu, molteplici sono state le vie tracciate per rappresentare il desiderio di librarsi in aria, leggeri come uccelli.

Guidati dal pensiero di Italo Calvino che considerava la leggerezza un valore, anziché un difetto e consci di camminare sull’orlo del baratro della banalità, abbiamo sottratto peso, trovando il nostro sentiero nella imprevedibile virtù della leggerezza di una piuma che in questa fotografia si staglia candida, netta, contro il cielo scuro, al quale sarà tramite.

Come un altro illustre volatore, quel Perseo dai sandali alati, Claudio ha evitato di guardare negli occhi il mondo, ha cercato il suo ritratto nello specchio della sua coscienza e mescolando nel crogiolo alchemico della fantasia, terra, acqua, aria ed il suo fuoco, in questo luogo di confine scandito da un susseguirsi ritmico di orizzonti limpidi, senza pietre nelle tasche ha potuto volare.

Rimini,

24 giugno 2020

Sono nato al mare sotto il segno del Leone. Da bambino ballavo sempre, poi il caso o il destino mi hanno portato alla danza, l’arte della leggerezza del corpo pensante. Per questo danzo con il mare e vorrei abbracciare un leone. Sogno di volare come dice Valéry: il faut être léger comme l’oiseau, et non comme la plume.

Claudio Gasparotto